Newsletter Ecuador - Maggio 2006

Sommario:


Ricordo di Padre Carollo nel primo anniversario della sua morte

di Bepi TonelloPadre Carollo

"Anche dopo la morte, alcune persone continuano a produrre vita. Una di queste è Padre Josè Carollo.
Chi ha avuto la fortuna di conoscerlo da vicino ha scoperto che in lui l’intensità dell’essere era paragonabile alla sua indomabile volontà di fare, un gesto d’amore, costante e gratuito, verso le persone più bisognose. Ci dava l’impressione che aveva sempre molto da fare, che aveva sempre molta fretta, che non voleva perdere tempo in cose poco importanti, che appena metteva in moto una cosa, correva a vederne e a dirigerne altre due. Però aveva il tempo di ascoltare, stare con la gente, visitare gli amici, andare in montagna, cantare, pregare, autoinvitarsi ad una buona cena.

Era capace di dar senso alle sue parole con le sue azioni, in un clima di allegria, fiducia e ottimismo che imparò dai Salesiani. Mentre costruiva chiese e cappelle (ne ha fatte più di 70 nel sud di Quito e in tutto l’Ecuador) case per i preti, le suore e i catechisti (31), scuole, centri, infantili e giovanili (39), case per le famiglie povere (38), centri di spiritualità (3), strutture per lo sviluppo socio-economico (5), dispensari medici (4), persino una università, un mercato popolare, una biblioteca, una casa per anziani, ecc., lui trovava tempo anche per stare con i detenuti nelle carceri, per incoraggiare gli ascoltatori di Radio Maria, per visitare e confortare gli ammalati, per presiedere le celebrazioni liturgiche nelle comunità cristiane.

Per ogni cosa cercò di ottenere collaborazione: coordinava la sua azione con le autorità statali e comunali che a volte arrivavano solo per mettere il timbro di approvazione su quello che lui aveva già fatto, con o senza permessi, perché i poveri non possono aspettare i ritmi della burocrazia. Chiamava a collaborare sacerdoti, religiosi e religiose, negli aspetti tecnici si faceva aiutare da professionisti e volontari, ecuadoriani e stranieri. Constatando che i progetti e le attività economiche continuavano a crescere, P. Carollo sentì il bisogno di garantire la loro buona amministrazione e continuità per mezzo di una struttura sostenibile, fedele ai suoi principi di scelta preferenziale dei poveri, di un servizio disinteressato ma di alta qualità ai settori più deboli e vulnerabili, tariffe molto basse (2 dollari per una visita medica) e servizio gratuito per chi non può pagare niente.

E’ nata così, all’inizio degli anni settanta la Banca della Provvidenza, che era l’antibanca per eccellenza, perché prestava beni e servizi a coloro che non potevano pagarli o restituirli. La Banca della Provvidenza è adesso la Fondazione Tierra Nueva, e P. Carollo è vivo nel lavoro del personale di Tierra Nueva, specialmente nei suoi dirigenti che mantengono il suo spirito. E’ vivo nelle persone che ricevono servizi e affetto da Tierra Nueva; è vivo negli uomini e donne che, seguendo il suo esempio e la sua parola, sognano “un cielo nuovo e una terra nuova” e intonano ogni giorno “un canto alla vita”.

La versione completa del documento scritto da Bepi Tonello è sul sito del progetto.

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Seconda missione di Archenatura in Ecuador 

Il prossimo 8 giugno Giulio Napolitano, responsabile di Archenatura, e Alberto Gritti, tecnico agrario, partiranno per Quito. Si tratta della seconda missione di Archenatura, nell’ambito del Progetto Agricolo, un progetto che la fondazione Tertio Millennio da oltre un anno sta portando avanti insieme al FEPP, attraverso il contributo di alcune società del Gruppo Bancario Iccrea.
L’obiettivo è quello di aiutare le famiglie campesine di 3 province ecuadoriane (Bolivar, Chimborazo e Manabì) attraverso la diffusione di ‘Fincas integrali’, o aziende agricole famigliari, che permettano di introdurre un nuovo tipo di agricoltura sostenibile, dalla quale ottenere miglioramenti sostanziali nella qualità di vita delle persone. Si tratta della seconda missione della società Archenatura.

In particolare, Gritti e Napolitano visiteranno, insieme ai tecnici del Fepp, 2 aziende per provincia (che rispecchiano dunque tre diverse situazioni climatiche) per verificare quali sono stati i progressi compiuti in questo anno ed analizzare le eventuali criticità. La relazione che verrà redatta a seguito della missione, permetterà a Tertio Millennio di valutare l’andamento del progetto e di disporre, in caso di una valutazione positiva, il pagamento della terza tranche di finanziamento.

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Il Governo annulla il contratto con la compagnia petrolifera statunitense 'Oxy'

Il governo ecuadoriano ha annullato il contratto che lo legava alla compagnia petrolifera statunitense Occidental Petroleum (Oxy), ritenuta colpevole di vendita illegale -in quanto non concordata preventivamente con lo Stato - del 50 per cento delle azioni da parte della multinazionale nordamericana alla canadese 'Encana'. Le operazioni di sfruttamento del petrolio passeranno alla compagnia nazionale 'Petroecuador'.

Dal febbraio scorso si sono verificate molte proteste da parte delle forze sociali e indigene che chiedevano al governo di attuare riforme per consentire agli abitanti delle regioni povere di beneficiare dei proventi del petrolio. L’Ecuador (che estrae 530 mila barili di greggio al giorno, il 37% dei quali ad opera di Petroecuador) è il quinto produttore di petrolio in Sudamerica. Le esportazioni rappresentano il 67% della produzione, con proventi per quasi 5 miliardi di dollari. La sola Oxy, dagli anni ’90, estrae 100mila barili di greggio nell’Amazzonia ecuadoriana. È per questo che la revoca della licenza è stata accolta con entusiasmo dalla popolazioni indigene.

Eppure, allo stesso tempo l’espulsione della multinazionale preoccupa anche i locali, soprattutto gli indios di Limoncocha, un tranquillo villaggio ad 1 chilometro dal ‘Blocco 15’, gestito dalla Oxy. Secondo un recente articolo del Financial Times, molti degli abitanti del posto si erano abituati a vendere piccoli prodotti nelle città, qualcuno addirittura lavorava nelle piattaforme petrolifere. La Oxy da 20 anni sostiene il territorio finanziando la costruzione di infrastrutture, scuole, spendendo 300.000 dollari l’anno nei villaggi locali. Recentemente la multinazionale aveva concluso diversi accordi con i leader delle comunità per favorire investimenti in opere sociali. Sembra dunque che la Oxy si sia sempre dimostrata attenta a soddisfare le richieste degli abitanti di Limoncocha che avevano cominciato a vedere nella compagnia statunitense una sorta di ‘sostituto’ del governo municipale, da cui si sentono invece abbandonati.
La preoccupazione è che Petroecuador non faccia altrettanto.

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Iccrea Banca rinnova il fido a Codesarrollo

Si è concluso l’iter di autorizzazione per la stipula di un nuovo fido concesso da Iccrea Banca a Codesarrollo.

Nel 2003 Iccrea Banca aveva concesso a Codesarrollo un finanziamento di 3 milioni di dollari, la più grande operazione finanziaria operata dalla stessa Codesarrollo. Un’operazione importante anche dal punto di vista strategico, perché ha permesso una grande stabilità e la crescita nei numeri e nel servizio alle comunità rurali dell’Ecuador. Le prime due rate (di USD 500.000 ciascuna), sono state restituite puntualmente nel corso dello scorso anno. A maggio 2006 era invece previsto il pagamento dei restanti USD 2.000.000.

Per permettere però a Codesarrollo di disporre di maggiore liquidità, Iccrea Banca ha concesso alla cooperativa ecuadoriana un nuovo finanziamento di USD 1.500.000. Si tratta di un finanziamento di tipo “Step Down”, con erogazione in unica soluzione e tre rimborsi della quota capitale (di USD 500.000 ciascuno) nel 6° mese, nel 12° mese ed alla scadenza del 18° mese.
A garanzia dell’operazione, il FEPP ha concesso una fideiussione per il 120% dell’ammontare sollecitato.

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Bonifico Friendly - Ecuador

Il Bonifico Friendly, prodotto creato da Iccrea Banca in risposta all’interesse di un sempre crescente numero di Banche di Credito Cooperativo verso gli immigrati residenti nel nostro Paese e il segmento del Migrant Banking, da maggio 2006 copre un ulteriore paese: l’Ecuador.
La banca controparte è il Banco Bolivariano, selezionata da Iccrea Banca a seguito della missione in Ecuador (ottobre 2005) del dr. Maurizio d’Ippoliti.
La scelta del Banco Bolivariano è da considerare come una prima risposta per facilitare le rimesse delle comunità ecuadoriane in Italia, in attesa che Codesarrollo sia in grado di supportare autonomamente tale operatività. La stessa Iccrea Banca sta infatti lavorando ad un progetto che porterà la cooperativa ecuadoriana di risparmio e credito ad avvalersi del circuito swift.

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