Speciale "Sesta Missione in Ecuador"

A cura di Federcasse

Sommario:

  • IN PRIMO PIANO: La Sesta Missione del Credito Cooperativo in Ecuador
  • IL CONVEGNO DI RIOBAMBA: Rimesse, esportazioni e finanze popolari per promuovere lo sviluppo locale
  • NUOVE LINEE DI CREDITO DEDICATE: Firmati a Riobamba quattro nuovi pool di finanziamento per crediti produttivi
  • UNA NUOVA SEDE PER CODESARROLLO: L'inaugurazione a Quito


    IN PRIMO PIANO

    La Sesta Missione del Credito Cooperativo in Ecuador
    Da Quito a Riobamba attraversando il Chimborazo

    Ci risiamo. Per la sesta volta un nutrito gruppo di rappresentanti del Credito Cooperativo italiano è stato in Ecuador, a vedere da vicino e toccare con mano quelle realtà, iniziative e progetti che molte BCC ed altre strutture del Credito Cooperativo sostengono durante tutto l’anno. E da vari anni.

    Hanno preso parte al viaggio quasi 60 persone, tra presidenti, direttori, consiglieri, dipendenti e soci di 15 BCC e di Federcasse, Agrileasing, Iccrea Banca. L’entusiasmo si respira già in volo, e accomuna tutti: chi è al primo viaggio in Sud America o per la prima volta arriva in Ecuador, e chi è ormai alla terza, quarta o addirittura sesta missione.

    Dopo un primo giorno dedicato alla scoperta di Quito, il viaggio è entrato nel vivo con la visita ad alcune comunità campesine che, con l’aiuto del Gruppo Sociale FEPP (Fondo Ecuatoriano Populorum Progressio) e di Codesarrollo, sono riuscite a mettere in moto meccanismi di risparmio e credito che ricordano molto da vicino quelli delle prime casse rurali italiane: piccole cooperative, sportelli aperti la domenica perché durante la settimana si lavora nei campi, una scatola di cartone come cassa. In alcuni casi il processo dura già da alcuni anni, e nascono le prime Reti Locali. “L’unione fa la forza” è il motto che si sente ripetere sempre.
    Domenica, sempre accompagnati da Bepi Tonello (in Ecuador da più di 35 anni, ora direttore del FEPP e presidente di Codesarrollo) e da altri colleghi ed amici ecuadoriani, tappa a Cacha, dove si trova la Cooperativa de Ahorro y Credito “Fernando Daquilema”. E’ l’unica cooperativa di credito ecuadoriana formata al 100% da indigeni. Sulla strada per Salinas - località ormai famosa per le sue piccole aziende che esportano prodotti anche in Europa attraverso il circuito del commercio equo e solidale - importante anche il passaggio a Rincon de los Andes, un piccolo villaggio a 4200 m di altezza. Qui l’intera comunità aspettava la delegazione italiana per festeggiare insieme l’inaugurazione della ‘Casa Comunal’, una grande sala polifunzionale costruita grazie al contributo economico del Credito Trevigiano.

    Altri ‘gemellaggi’ sono il frutto dei contatti avviati durante la scorsa missione: così, tornando sulle strade percorse l’anno passato, a Principal (nel sud dell'Ecuador) la BCC di Pontassieve ha potuto vedere la nuova sede della Cooperativa de Ahorro y Credito "Fasaiñan" costruita con il proprio contributo. Allo stesso modo, ai rappresentanti della BCC Pordenonese sono stati mostrati i mobili da loro donati per rendere più funzionale la Cassa Rurale di Musuch Yuay e il direttore della BCC del Polesine ha conosciuto i giovani della REFLA (la rete delle casse rurali del sud dell’Ecuador) cui è stato offerto nei mesi passati un corso di formazione. Senza dubbio, nuovi gemellaggi sorgeranno dagli incontri avvenuti quest’anno lungo il cammino.

    La missione numero 6 è stata poi caratterizzata anche da altri due momenti fondamentali: il convegno a Riobamba e l’inaugurazione della nuova sede di Codesarrollo. Eccone sotto il resoconto.

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    IL CONVEGNO DI RIOBAMBA

    Rimesse, esportazioni e finanze popolari per promuovere lo sviluppo locale
    Il Quinto Incontro Ecuador-Italia

    Antica capitale dell’Ecuador e moderna capitale della provincia del Chimborazo, circondata da imponenti vulcani, Riobamba è conosciuta come la ‘Sultana delle Ande’.

    Proprio qui, quest’anno, il Gruppo Sociale FEPP festeggia 25 anni di presenza e come parte delle celebrazioni, Alonso Vallejo, coordinatore regionale del FEPP, ha chiesto di essere l’ospite del Quinto Incontro Ecuador-Italia. Quindi, tutti a Riobamba per parlare di “Rimesse, esportazioni e finanza popolari per promuovere lo sviluppo locale”.
    Nell’auditorium del Consiglio Provinciale, martedì 23 e mercoledì 24 gennaio, erano presenti più di 420 persone. Molti i dirigenti di associazioni campesine, indigene ed afroecuatoriane provenienti da tutte le province dell’Ecuador, rappresentanti di Organizzazioni Non Governative e dei governi locali.
    L’argomento centrale è quello delle ‘rimesse dei migranti’, per l’Ecuador la maggiore fonte di rocchezza nazionale dopo il petrolio. Un tema che ne apre al dibattito molti altri: l’importanza di canalizzare tali rimesse verso la produzione locale, l’esportazione dei prodotti delle piccole imprese, l’intermediazione delle strutture finanziarie locali e la partecipazione delle organizzazioni popolari come mezzo per ottenere lo sviluppo locale e sradicare la povertà.

    Sottolinea l'impegno in questo campo delle Banche di Credito Cooperativo e Casse Rurali italiane il direttore di Federcasse, Franco Caleffi. Un impegno finalizzato a "crescere insieme, per costruire lo sviluppo. Uno sviluppo equo, sostenibile. Che parte dal basso, dal coinvolgimento delle persone come autentiche protagoniste, e non semplici comparse, della loro vita. Così non solo si sconfigge la povertà, ma si costruisce la pace".

    Sull’importanza dello sviluppo locale basa il suo intervento Bepi Tonello, che provocatoriamente dice: “È possibile che gli emigrati ecuadoriani facciano sacrifici enormi per mandare qui parte dei loro risparmi, e da qui il denaro se ne va nuovamente al nord del mondo? Per questo è necessario sostenere ciò che chiamiamo ‘finanza popolare’, perché nella comunità stessa ci sia credito per la gente che ha idee nuove e che vuole produrre cose nuove. Solo in questa maniera si arriva allo sviluppo locale.”

    Si tratta di una sfida certamente difficile, ma il cammino è interessante e già in molti hanno cominciato a percorrerlo con successo: ci sono donne di Imbabura che esportano cuyes (porcellini d’india) negli Stati Uniti, donne della provincia di Bolivar che inviano container di marmellate in Italia, Spagna, Germania, Francia. La piccola impresa Jambikiwa dal 2000 esporta piante medicinali lavorate in Canada. Da Salinas, campesinos ed indigeni esportano artigianato, torroni, cioccolato, formaggi che sono ormai ritenuti tra i migliori del paese e che si possono acquistare anche nelle molte botteghe del commercio equo e solidale italiane.

    Proprio per facilitare e rendere conveniente l’invio delle rimesse da parte degli immigrati ecuadoriani in Italia, nel corso del convegno tra Iccrea Banca (l’Istituto centrale delle Banche di Credito Cooperativo) e Codesarrollo è stata sottoscritta una intesa che prevede l’utilizzo di un servizio originale di trasferimento di denaro denominato “bonifico friendly”.

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    NUOVE LINEE DI CREDITO DEDICATE

    Firmati a Riobamba quattro nuovi pool di finanziamento
    In totale, 7,8 milioni di dollari dal Credito Cooperativo italiano

    “Dall’Italia 7,8 milioni di dollari per crediti rurali”. Questo il titolo di un articolo apparso il 24 gennaio sull’inserto economico de "El comercio", uno dei giornali più importanti dell’Ecuador. Si tratta di risorse che, con il coordinamento di Federcasse e l'assistenza tecnica di Iccrea Banca, a partire dalle prossime settimane saranno messe a disposizione di Codesarrollo da alcune BCC italiane (riunite in quattro pool).
    “È il segno di un frutto che continua a germogliare e crescere”, ha sottolineato il direttore di Federcasse, Franco Caleffi, riferendosi all'alleanza tra il Credito Cooperativo italiano e Codesarrollo.
    La firma degli accordi è stata realizzata all’interno del “Quinto incontro Ecuador–Italia” ed è stata accolta dalla platea con un forte applauso. Sono dunque quattro i pool di finanziamento. 1.600.000 dollari sono messi a disposizione da 15 BCC dell’Emilia Romagna, con capofila Emil Banca, e serviranno a sostenere le attività produttive delle donne ecuadoriane.

    Il pool della Toscana (3.600.000 dollari, da 27 BCC con capofila la BCC di Pontassieve) sarà destinato al finanziamento di iniziative produttive dei giovani ecuadoriani che, anche quando con grande sforzo raggiungono una buona formazione tecnica e professionale, non vengono riconosciuti come soggetti meritevoli di credito dalle banche commerciali e con grande difficoltà riescono a rispettare i requisiti richiesti dal sistema cooperativo del mercato finanziario.

    Al pool dell’Alto Adige hanno aderito 33 Casse Raiffeisen che si ripartiranno proquota la garanzia del finanziamento di 2.000.000 di dollari, concesso a Codesarrollo dalla Cassa Centrale di Bolzano. In questo caso, i fondi saranno utilizzati per facilitare la legalizzazione delle terre a favore di campesinos ed indigeni ecuadoriani. Con i titoli di proprietà della terra, i nuovi proprietari possono mettere le basi per investire e produrre di più.

    Lo stesso meccanismo (unica erogazione della Cassa Centrale con la garanzia ripartita proquota tra le singole casse) è stato utilizzato dalla Cassa Centrale delle Casse Rurali Trentine e delle BCC del Nord Est che mette a disposizione del FEPP 600.000 dollari, destinati al sostegno di due tra le principali società del Gruppo Sociale FEPP: Camari, che sostiene la vendita dei prodotti agricoli ed artigiani dei piccoli produttori ecuadoriani, e FEPP Construcciones, l’impresa edile del gruppo.

    “Sono sicuro che le BCC non solo credono nella nostra capacità di restituire i prestiti, ma credono nella nostra proposta di finanza popolare”, sostiene il direttore generale di Codesarrollo, Geovanny Cardoso ringraziando il Credito Cooperativo durante la firma dei pool.

    Lo stesso ricorda che si tratta anche di una nuova sfida per Codesarrollo che, in base alla normativa ecuadoriana, nei prossimi mesi deve aumentare il proprio patrimonio di circa 1 milione di dollari per poter effettivamente ricevere ed utilizzare al meglio il finanziamento delle BCC italiane.

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    UNA NUOVA SEDE PER CODESARROLLO

    L'inaugurazione a Quito
    La cerimonia nel corso della missione italianaCardoso, Caleffi, Tonello e Piccirilli

    Poco più di un anno fa, la delegazione italiana festeggiava con Codesarrollo la posa della prima pietra di quella che è diventata la sede di Quito. Una grande cava, la casetta degli operai, un tendone allestito per l’occasione. E un grande manifesto con il disegno del progetto per la nuova sede di Codesarrollo. Tredici mesi di lavori, realizzati da FEPP Construcciones, l’impresa edile del Gruppo Sociale FEPP.

    Ora la sede non è più solo un disegno. Sette piani, le pareti blu, su un lato un grande mosaico con cinque persone dai tratti diversi, ad indicare l’insieme di culture che popolano l’Ecuador. E una colomba, come simbolo di una convivenza pacifica.

    Il giorno dell’inaugurazione ufficiale è il 26 gennaio. Alla cerimonia partecipano il ministro dell’Economia dell’Ecuador, Ricardo Patiño, l’ambasciatore italiano Giulio Cesare Piccirilli, il direttore generale di Federcasse, Franco Caleffi, la presidente del Consiglio Municipale di Quito, Margarita Carranco, l’Intendente della Superintendencia de Bancos (l'Autorità di vigilanza), Marcelo Herrera, il direttore della Caritas Ecuadoriana, Padre Peroni.
    Presenti anche molti sacerdoti salesiani (missionari in Ecuador ormai da più di trenta anni), alcuni rappresentanti delle molte ONG presenti nel Paese, numerosi  soci e clienti di Codesarrollo.

    L’inaugurazione della nuova sede segna un traguardo importante per la nascente cooperazione di credito ecuadoriana. Riconosciuto a livello normativo solo nel luglio del 2005, in pochi anni – grazie anche al sostegno delle Banche di Credito Cooperativo (BCC) italiane – il sistema delle banche di villaggio ha potuto concedere microcrediti ad oltre 70 mila famiglie di campesinos, avviando un percorso originale di crescita economica e sociale e diventando un autentico caso di scuola (riconosciuto dalle Nazioni Unite come uno dei migliori progetti di microfinanza a livello mondiale).

    Nel corso della cerimonia, è stato piantato un melograno, simbolo del Credito Cooperativo italiano, che intende rappresentare la forza della tradizione cooperativa e delle autonomie che, unite in un sistema coordinato, consente di attivare processi di crescita individuale e collettiva quali la solidarietà sociale e la democrazia economica.

    Al piano terra gli sportelli. Nuovi, moderni, i dipendenti tutti con la stessa divisa. Su in alto, allestita per un elegante pranzo, la terrazza con vista mozzafiato su Quito e sui vulcani che la circondano.
    Su un lato dell’edificio è dipinto un grande sole, simbolo inca, e simbolo di Codesarrollo. Da questo trae spunto Franco Caleffi, direttore generale di Federcasse, per il suo intervento: "Che i raggi del sole dipinti sui muri di questa nuova sede sappiano illuminare sempre il cammino di quanti lavorano con intelligenza e generosità per lo sviluppo integrale delle persone".

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