Newsletter Ecuador - Giugno 2007

A cura di Federcasse

Sommario


IN PRIMO PIANO

A Roma, Pierina Correa, sorella del presidente dell'Ecuador, incontra Federcasse

Il tema degli emigrati ecuadoriani tra le priorità del Governo andino

Pierina Correa“Lo Stato si impegna a proteggere gli ecuadoriani che si trovano all’estero”.
Così recita l’articolo 11 della Costituzione dell’Ecuador. Un impegno che il Presidente Rafael Correa ha da subito inserito tra le priorità del Governo, con la proposta del “Plan Nacional del Migrante” che punta a favorire l’integrazione sociale ed interculturale degli immigrati ecuadoriani nei paesi d’accoglienza e ad offrire un sostegno effettivo alle famiglie.

Coordinatrice del programma è la sorella del Presidente, Pierina Correa, che, pur non essendo titolare di un dicastero, è impegnata da anni nei rapporti con gli ecuadoriani all'estero.
Tra le attività previste dal Piano, attenzione particolare è riservata alla stipula di accordi con i Paesi di destinazione. Proprio in quest’ottica, la Correa ha compiuto a fine giugno una visita in Spagna ed in Italia, Paesi che insieme accolgono i due terzi degli emigrati ecuadoriani.
La visita a Roma è stata anche occasione per un interessante incontro di riflessione sul tema delle ‘rimesse’ con il direttore di Federcasse, Franco Caleffi. Insieme anche a Madison Godoy, il consigliere aggiunto del Comune di Roma, originario dell'Ecuador e rappresentante del continente americano nel Consiglio comunale, nella riunione sono state valutate e confrontate le possibili iniziative da intraprendere per favorire un utilizzo produttivo delle risorse finanziarie inviate dagli emigrati alle famiglie di origine, che permetta di non dover ‘ricominciare da zero’ al ritorno in Patria e di arginare fenomeni di disagio sociale sempre più frequenti in Ecuador. “In genere sono gli uomini ad emigrare – ha spiegato la Correa – e le donne spesso finiscono col crearsi una nuova famiglia. Così i figli rimangono soli e si trovano a gestire, senza alcuna supervisione degli adulti, somme anche grandi di denaro con cui i genitori pensano di rimediare alla propria assenza. In questo modo crescono i fenomeni legati all’alcolismo, alla droga, all’abbandono scolastico, al banditismo”.

Pierina Correa ha inoltre spiegato che stanno lavorando alla creazione della cosiddetta ‘Quinta Regione’, che permetterà a tutti gli emigrati ecuadoriani di eleggere direttamente un totale di sei rappresentati nella Assemblea Costituente prevista tra qualche mese.

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NOTIZIE

Un reportage su Codesarrollo trasmesso da Radio Rai 1

El dinero della speranza: la microfinanza campesina dell'America latina

“Piccoli prestiti per finanziare, capifamiglia, artigiani e ambulanti troppo poveri per ottenere denaro dalle banche: questa la ricetta del microcredito per dare dignità e speranza di futuro a migliaia di diseredati. L'America latina è una delle aree dove la microfinanza si è sviluppata maggiormente, tanto da coinvolgere oltre 6 milioni di famiglie. Tra le varie esperienze, in Ecuador, opera da dieci anni Codesarollo, una cooperativa che organizza centinaia di piccole Casse rurali in questo Paese, tra i più poveri del Continente.”

Con queste parole si apre il reportage di Marzio Quaglino “El dinero della speranza: la microfinanza campesina dell'America latina” trasmesso lo scorso 6 giugno su Radio Rai 1, all’interno del programma di approfondimento “Pianeta Dimenticato”.
Il servizio, con l’intervista a Bepi Tonello, si può trovare al link http://www.radio.rai.it/radio1/pianetadimenticato/view.cfm?Q_EV_ID=217406 (è necessario scaricare il programma ‘Real Player’ per ascoltarlo).

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PROGETTO AGRICOLO

Prosegue con successo il programma sostenuto dalla Fondazione Tertio Millennio

Oltre 400 famiglie hanno scelto di sperimentare il modello delle ‘Fincas integrali’

Sono trascorsi ormai due anni dall’avvio del Progetto Agricolo, portato avanti dalla Fondazione Tertio Millennio con l’obiettivo di aiutare le famiglie campesine di 3 province ecuadoriane (Manabì, Bolivar e Chimborazo) attraverso la diffusione di ‘Fincas integrali’ che permettano di introdurre un nuovo tipo di agricoltura sostenibile.
Il Progetto - che vede un impegno complessivo di 300 mila dollari - è sostenuto dalla Fondazione Tertio Millennio in collaborazione con Banca Agrileasing, Iccrea Banca, Aureo Gestioni, BCC Vita.

Tredici delle quattordici famiglie che erano state selezionate per il progetto, accompagnate dalle rispettive agenzie regionali del FEPP, proseguono dinamicamente con le attività previste. Un piccolo gruppo che è ormai esempio e punto di riferimento per molte altre famiglie e comunità. Il Progetto Agricolo rappresenta infatti un’iniziativa ‘pilota’ nell’ambito di un più ampio programma del FEPP volto a stimolare un cambiamento culturale (quello appunto legato alla diffusione delle fincas integrales) al quale i campesinos si vedono sempre più costretti per la realtà del contesto locale, regionale e nazionale in cui vivono.
Per merito dello scambio di esperienze “da campesino a campesino”, ad oggi sono già circa 420 le famiglie che, nelle tre aree e a diversi livelli, stanno così sperimentando l’introduzione di sostanziali cambi nella forma di produrre e di affrontare i mercati.

Punto fermo e centrale per il Progetto è quello della formazione. Attraverso la EFE, la Scuola di Formazione del FEPP, negli ultimi mesi 35 tecnici si sono specializzati in “Tecniche di produzione integrale per il benessere delle famiglie” e 120 campesinos in “Agricoltura Sostenibile”. A sottolineare l’importanza di sviluppare in particolare programmi di agricoltura biologica e forme di produzione alternative e legate all’identità dei luoghi e delle tradizioni, tra le materie approfondite particolare spazio è stato riservato allo studio delle risorse naturali, dell’agricoltura organica, delle tecnologie alternative, delle tecniche sostenibili di irrigazione. A queste si aggiunge un’attenta preparazione alla gestione e amministrazione economica delle fincas.

Dal gruppo base di famiglie, sono nate alcune esperienze e proposte produttive di carattere sperimentale che potranno rappresentare delle ‘best practice’. Ad esempio, per stimolare la diversificazione produttiva, la regionale di Portoviejo ha favorito la creazione di 6 serre comunitarie. In due fincas della regionale di Riobamba, a Chunchi, i visitatori pagano un dollaro per accedere a un percorso ‘turistico’ all’interno dei terreni, accompagnati da una guida che spiega il sistema produttivo e fa conoscere i prodotti più tipicamente andini. Al termine della visita, viene anche offerto ai turisti un servizio di ristoro con i piatti tradizionali dei campesinos.

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INIZIATIVE

La “Cena del Porzèl” della BCC Pordenonese
Ad una Cooperativa Agricola di Simiatug i 10.000 euro raccolti gustando il maiale

È ormai dall’ottobre 2002 che la BCC Pordenonese - in qualità di capofila del pool di finanziamento a Codesarrollo delle BCC del Friuli Venezia-Giulia - sostiene e finanzia il progetto “Microfinanza Campesina in Ecuador”. Ed è dal 2003 che partecipa alle visite al Paese andino attraverso le missioni organizzate dal Credito Cooperativo. Questa “frequentazione” così stretta e costante ha contribuito a far sì che l’azione istituzionale di supporto al Progetto da parte della BCC Pordenonese sia stata potenziata ed integrata da altre forme “sui generis” di intervento, ideate e portate avanti grazie all’entusiasmo ed allo slancio dei suoi amministratori.
Così nel dicembre 2005 e, ancora, il 10 febbraio 2007, la BCC Pordenonese si è fatta promotrice di un originale evento rivolto ai suoi Soci e simpatizzanti: la “Cena del Porzèl” (il maiale, o “chancho” per i campesinos ecuadoriani).

Il 10 febbraio scorso l’evento si è svolto presso la mensa di un Centro di Formazione Professionale sito a Pordenone. La sua finalità prima, oltre alla proposta di una serata di divertimento e convivialità per i Soci, amministratori, dirigenti e loro famiglie, è stata la raccolta di fondi da destinare ad uno dei Progetti in Ecuador. La cena ha visto un ricco menu interamente a base di maiale - anche a significare quanto questo animale e tutte le sue parti rappresentino per i campesinos ecuadoriani un bene di inestimabile valore - ed ha riscosso grande successo ed importanti risultati. Grazie alla fervente attività di un folto gruppo di volontari di una Pro Loco locale, alla generosità ed all’impegno di una famiglia che ha offerto (e intende offrire anche per i prossimi anni) la materia prima del convivio, il maiale, ed all’entusiasmo degli amministratori e collaboratori della BCC Pordenonese che hanno promosso l’evento, la serata ha visto riunirsi ben 380 commensali. L’organizzazione di una divertente lotteria di beneficenza, le quote di adesione alla cena e la generosità di molti hanno permesso la raccolta di 10.000 euro che, d’accordo con il Presidente di Codesarrollo Giuseppe Tonello, serviranno a sostenere il progetto di sviluppo agricolo e vivaistico della Cooperativa Agricola della Regione di Simiatug in Ecuador.

Un evento come questo, apparentemente solo conviviale, è stata l’occasione per una dimostrazione di solidarietà sorprendente e per la riscoperta di sapori e valori che ancora restano vivi ed importanti e che avvicinano i campesinos della Sierra Andina alla Provincia di Pordenone. Il successo dell’iniziativa ha spinto gli amministratori della BCC Pordenonese a farlo diventare un appuntamento annuale, così da poter assicurare un finanziamento pluriennale al progetto scelto quale destinatario dei fondi raccolti. Una sinergia vincente, dunque, quella tra Banca, sensibilità e impegno delle persone, desiderio di convivialità e realizzazione di progetti importanti, che si è sorprendentemente tradotta in una divertente e gustosa cena a base di maiale!

Raffaella Lovisa, BCC Pordenonese 

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