Newsletter Ecuador - Settembre 2007

A cura di Federcasse

Sommario

IN PRIMO PIANO
 
Firenze e Bolzano accolgono e sostengono Bepi Tonello
L’impegno delle BCC Toscane e della Cassa Rurale del capoluogo altoatesino
 
bepitonello_200.JPG“Si tratta dell’operazione più grande che abbiamo effettuato in Italia, e visto che l’Italia è già il Paese che collabora di più con noi, vuol dire che è l’operazione più grande che abbiamo nel mondo”.
Sono queste le parole che Bepi Tonello, presidente di Codesarrollo e direttore del FEPP, ha rivolto sabato 15 settembre a Presidente, Direttore e Consiglieri della Federazione Toscana delle BCC per ringraziarli personalmente del pool di finanziamento che 27 BCC toscane, con capofila la BCC di Pontassieve, hanno recentemente messo a disposizione di Codesarrollo. 3.600.000 dollari che, viste le attuali condizioni di liquidità già elevate di Codesarrollo, saranno erogati a gennaio 2008. Una scelta approvata dal Presidente della Federazione Toscana, Giorgio Clementi: “Vogliamo che queste risorse siano utilizzate nel miglior modo possibile. Se per una gestione sana e prudente è meglio dilazionare il finanziamento, siamo assolutamente d’accordo”.
 
La linea di credito sarà destinata, attraverso la Escuela de Formaciòn Empresarial (EFE) del FEPP, alla formazione ed alle iniziative produttive dei giovani ecuadoriani. “Il nostro obiettivo è in primo luogo dare formazione tecnica e professionale, e poi un aiuto a costruire il proprio futuro. Perché se un giovane frequenta un corso per imparare a fare il pane, deve poi poter contare su un prestito per acquistare un forno.”
Sono oltre duemila i giovani che ogni anno frequentano i corsi della EFE, e con visibile soddisfazione ed orgoglio Tonello racconta che oltre la metà di questi riesce poi a trovare un impiego stabile, dando vita ad una impresa propria o entrando in una impresa comunitaria.
 
Un gruppo di amministratori (oltre 100) delle BCC Toscane partirà nelle prossime settimane per un viaggio in Ecuador nel corso del quale è presente una giornata di incontri con le comunità locali organizzata da Codesarrollo.
 
Prima di giungere in Toscana, Tonello è stato ospite in terra alto atesina dove il 12 settembre Ethical Banking, progetto nato nel 2000 su iniziativa della Cassa Rurale di Bolzano per la promozione di progetti etici, sociali e culturali, ha organizzato un incontro dal titolo “Sviluppo regionale attraverso un risparmio consapevole”. Ethical Banking nel gennaio scorso ha partecipato al secondo pool dell’Alto Adige a Codesarrollo. Un importo complessivo di 2.000.000 di dollari a favore degli indigeni che popolano le foreste amazzoniche dell’Ecuador.
Nei due giorni successivi, Tonello è stato invece relatore in occasione del convegno internazionale “Radici nel futuro. Educare alla sostenibilità”, promosso dalla Provincia autonoma di Bolzano.
 
 

FEPP
 
La Relazione Annuale 2006
Produzione, forestazione, acqua potabile, formazione, casa le principali linee di lavoro
 
fepp.JPG“Abbiamo la possibilità di accompagnare molta gente lungo un cammino di sviluppo integrale, giusto e sostenibile, grazie all’aiuto finanziario e tecnico di persone e istituzioni ecuadoriane e straniere, che confidano nella nostra capacità e volontà di stimolare la produzione di risultati positivi”.
Così si legge nell’introduzione della “Relazione Annuale 2006 del Gruppo Sociale FEPP”, un importante documento che rende conto dell’azione impegnata e generosa delle 363 persone che vi lavorano e di quello che hanno ottenuto circa 70.000 famiglie grazie al loro sostegno.
Attraverso le proprie Agenzie Regionali, il GSFEPP è presente in 21 regioni, 91 province e 246 comuni lavorando con oltre 3000 organizzazioni di base e 200 organizzazioni di secondo livello.
Sono tre le principali linee di lavoro portate avanti dalle diverse società del FEPP: lo sviluppo locale, la produzione e commercializzazione e la finanza popolare.
 
Di seguito alcuni dati che testimoniamo i risultati conseguiti:
 
  • circa 1500 famiglie hanno potuto acquistare 160 ettari di terra, 17.500 ettari sono stati legalizzati e 686 consegnati a comunità indigene;
  • sono stati coltivati oltre un milione di alberi e seminati altri 730.000;
  • sono state costruite 625 infrastrutture produttive;
  • oltre 1700 famiglie hanno intrapreso l’utilizzo di sistemi di produzione integrali (fincas integrales);
  • 906 famiglie sono state dotate di acqua potabile;
  • sono state costituite 25 nuove imprese campesine e si è dato sostegno ad altre 125 create anteriormente. In totale, il valore della produzione di tali imprese sfiora i 10 milioni di dollari;
  • attraverso Camari (la società di commercializzazione del FEPP) e le organizzazioni campesine, sono stati commercializzati prodotti per oltre 4 milioni di dollari;
  • sono state create 13 nuove Estructuras Financieras Locales (casse rurali) e supportate altre 213 già esistenti;
  • circa 2500 giovani (il 47% di queste sono donne) hanno partecipato a corsi di formazione organizzati dal FEPP;
  • oltre 1000 dei giovani che hanno partecipato ai corsi di formazione, hanno trovato un impiego;
  • a 120 giovani è stato concesso un credito educativo per gli studi universitari;
  • sono state costruite 256 nuove abitazioni e dati 1568 crediti per acquisto e ristrutturazione di case.


CODESARROLLO
 
Microfinanza srl assegna a Codesarrollo il rating BB +
Ottimo il posizionamento nelle zone rurali
 
codesarrollo.JPGPer la prima volta è Microfinanza srl, agenzia italiana di valutazione, ad esaminare l’operato di Codesarrollo, assegnando per il 2007 il rating BB+.
 
Nel contesto di un sistema finanziario privato, regolato dalla Superintendencia de Bancos y Seguros, che comprende un totale di 79 istituzioni (26 banche, 37 Cooperative di Risparmio e Credito, 5 mutuali e 11 società finanziarie) particolare punto di forza riconosciuto a Codesarrollo è la strategia di alleanza con altre istituzioni pubbliche e private che offrono assistenza alla produzione agricola. Primo alleato di Codesarrollo è naturalmente il FEPP, principale socio e fondatore della cooperativa, ma anche altre istituzioni come cooperative, fondazioni, ong, municipi, chiese locali che riconoscono in Codesarrollo un intermediario finanziario disponibile ad operare con i campesinos in aree rurali anche isolate. Proprio queste alleanze permettono a Codesarrollo una presenza in aree difficili da raggiungere per gli altri attori del settore favorendo un ottimo posizionamento in zone rurali dove, nonostante il nuovo e crescente interesse delle altre istituzioni finanziarie per nuove nicchie di mercato, buona parte del credito ha ancora origine informale.
Tra i principali vantaggi che Microfinanza srl attribuisce a Codesarrollo ci sono anche il basso costo del credito e, rispetto alle altre cooperative, la possibilità di ottenere un prestito anche senza essere soci da un determinato tempo.
È evidentemente riconosciuto come forza lo stretto legame con le Banche di Credito Cooperativo italiane.
 
Emerge invece una certa debolezza nel posizionamento dell’immagine e dei prodotti finanziari, che Codesarrollo sta già affrontando con un nuovo piano di marketing da strutturare in base ai risultati di una ricerca sul grado di soddisfazione di clienti e soci. L’unità di marketing sta inoltre pianificando una diversificazione dei prodotti, nuove campagne pubblicitarie e una strategia di offerta incrociata di servizi per aumentare la fidelizzazione dei clienti.
Da migliorare infine la struttura organizzativa, basata su un organigramma un po’ troppo ‘orizzontale’ che non facilita il flusso di informazioni, la presa di decisioni e l’immediata identificazione delle responsabilità.
 
Tra le opportunità che Microfinanza srl riconosce a Codesarrollo ci sono l’incremento della raccolta di risparmi, l’accesso a nuove linee di credito di investitori internazionali, il volume delle rimesse, l’ampio mercato potenziale.
 

LIBRI
 
Bananeros. Viaggio nelle piantagioni di banane tra sfruttamento e libertà
Il sapore ‘amaro’ dell’ “oro verde”
 
bananeros.JPG“Un chilo di banane in offerta: 1,40 euro (ma anche meno in certi periodi), nonostante una catena di produzione lunga, complessa e un viaggio transoceanico. Un chilo di mele del Trentino: più o meno lo stesso prezzo, ma con molta meno strada alle spalle. Come è possibile?”. Questa la domanda che Davide Musso si pone come punto di partenza per un reportage dall’Ecuador che ha trasformato in un libro: “Bananeros. Viaggio nelle piantagioni di banane tra sfruttamento e libertà”.
 
Le banane sono tra i prodotti agricoli più consumati al mondo, con un giro d’affari di oltre 4 miliardi di dollari, per lo più in mano a poche multinazionali. È l’Ecuador il primo esportatore di ‘oro verde’ (terza voce d’entrate dopo petrolio e rimesse). Ed è da Machala, capitale di El Oro (una provincia dell’estremo sud ecuadoriano), che arriva un terzo della produzione totale del Paese.
Da qui parte Musso per descrivere un viaggio: quello appunto delle banane, dalla piantagione al supermercato. Salari da poche manciate di dollari, lavoro minorile, scarsa sicurezza sul lavoro, danni alla salute per il continuo contatto con i pesticidi, contratti collettivi e sindacati (forzatamente) inesistenti. Del prezzo finale delle banane vendute nei nostri supermercati, ai dipendenti delle piantagioni arriva al massimo il 3%. “Un sapore che, al di là di facili e abusati slogan, sa davvero di sfruttamento”.
 
“Ma l’America Latina è anche il continente dell’alternativa, sono sempre di più i produttori che riescono a vendere la loro frutta a organizzazioni di commercio equo e solidale. E l’Ecuador è tra i pionieri”. L’autore invita allora ad un altro viaggio, parallelo al primo, tra associazioni e cooperative di piccoli produttori, dove si spuntano prezzi superiori al mercato e per ogni cassa venduta si ottiene il “social premium” di 1 dollaro da destinare a iniziative in favore di lavoratori e ambiente, dove il machete sostituisce i prodotti chimici e anche una semplice tettoia costruita sopra la comedora (la mensa) può cambiare la vita dei bananeros.
 
 
Bananeros. Viaggio nelle piantagioni di banane tra sfruttamento e libertą
a cura di Davide Musso, con prefazione di Francesco Gesualdi
Terre di Mezzo ed. – Altreconomia, Euro 7.50
 


NOTIZIE
 
Dall’Ecuador alla BCC Camuna
Un’esperienza arricchente e un incentivo a continuare a lavorare
 
Lo scorso luglio la BCC Camuna (nel comune di Esine, in provincia di Brescia) ha dato la possibilità a Mayra Cadena (figlia di Mario Cadena, vice direttore del FEPP e consigliere di Codesarrollo) di effettuare uno stage di alcune settimane presso la banca. “Un’esperienza – racconta Mayra – molto arricchente. Conoscere la storia e il lavoro della BCC Camuna non può che essere per Codesarrollo un incentivo a continuare a lavorare ogni giorno con maggiore voglia e dedicazione.
 
Di seguito una breve riflessione sulla ‘finanza popolare’ che Mayra ha scritto al ritorno in Ecuador.
 
“È la finanza del popolo e va oltre il semplice essere clienti delle società finanziarie; si tratta di costruire un tessuto finanziario popolare che permetta di utilizzare la mediazione finanziaria come uno strumento per lo sviluppo sociale ed economico, riconoscendo ai settori popolari il ruolo di protagonisti.
E la gente diventa protagonista della finanza quando interviene nell’ambito dell'economia e del credito nelle propria Comunità. Ma non è sufficiente costruire le strutture finanziarie locali, bisogna anche ‘costruire’ capacità locali per gestirle. Questa combinazione di strutture e capacità locali deve contribuire a sviluppare i mercati finanziari alternativi e popolari con una molteplicità di attori: casse rurali, cooperative di risparmio e credito, banche comunali, fondi comunali, ecc...
 
La finanza popolare pone l'accento nell’orientare le risorse locali verso lo sviluppo locale, sommando alla generazione locale di risorse anche contributi che possono venire dall’esterno (istituzioni pubbliche e private, nazionali e straniere).
È molto importante organizzare l’economia in modo che il denaro dei prestiti, piccoli e medi all'inizio, sia rivolto soprattutto all'aumento della produzione e della produttività, al miglioramento della qualità dei prodotti, alla diversificazione della produzione.
 
C'è una grande opportunità: raccogliere e trattenere localmente le rimesse degli emigrati, per creare nuovi posti di lavoro, auto-sostenibili, in modo che la prossima generazione - non debba considerare l'emigrazione come unica alternativa per costruire il proprio futuro.
Nelle Comunità in cui sono presenti strutture di finanza popolare, si percepisce una tendenza alla diminuzione dell'usura, allo sviluppo delle capacità locali, alla crescita dell'auto-stima, alla promozione di visioni a medio e lungo termine.“
 
Mayra Cadena, Quito.
 
 

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